venerdì 17 aprile 2009

Investire in immobili in Slovenia


In Slovenia il calcolo per l’attribuzione del prezzo/mq si applica alla metratura calpestabile, laddove in Italia spesso si paga sul computo della metratura commerciale, quindi, a lato pratico, per 72mq anziché per 65mq. Per avere la stessa tipologia di prodotto una compravendita immobiliare permette un risparmio del 30% e senza considerare l’IVA italiana da versare sul valore del fabbricato e sulle pertinenze! Oltre a ciò, va aggiunto che anche le spese notarili in Slovenia presentano costi notevolmente inferiori, quantificabili mediamente in 300-400€. Il mercato degli investimenti e delle case per le vacanze è particolarmente interessante.

Accanto a questo segmento di indubbio interesse per i nuovi nuclei familiari alla ricerca dell’abitazione principale, la Slovenia offre opzioni altrettanto valide anche ai piccoli e medi risparmiatori che intendano puntare sul mattone. Prova ne è che moltissimi cittadini della capitale negli ultimi anni hanno letteralmente fatto incetta di proprietà oramai cadenti o in abbandono nella regione del Carso sloveno, a ridosso del confine italiano, per poi tenerle ferme in attesa che i prezzi salissero, ristrutturarle e rivenderle con ottimi margini di profitto rispetto all’esborso iniziale. Proprio per la lungimiranza degli investitori locali questo tipo di occasioni oramai scarseggiano.Investimenti capaci di rivelarsi proficui nel breve-medio termine potrebbero riguardare però proprio Sezana e Capodistria. La prima, ancor più di quest’ultima, è destinata a crescere nel prossimo biennio o triennio in maniera considerevole, attirando sin da ora l’attenzione di costruttori e piccoli investitori italiani. Presumibilmente, per far fronte ad una domanda in rapido aumento, le autorità locali provvederanno a modificare i Piani Regolatori, permettendo così al nucleo residenziale urbano di espandersi.
Per tutti questi motivi è lecito attendersi un rincaro nei prezzi degli immobili che probabilmente finiranno, nell’arco di qualche anno, con l’allinearsi con quelli già riscontrabili oggi in aree ambite del Carso triestino.
Capodistria e Lubiana d’altro canto possono rappresentare una valida opportunità nell’ottica di un investimento locativo. Basti pensare che in centro nella capitale, dove i prezzi medi per l’acquisto al mq oscillano tra i 2.500-3.500€, si può prevedere un reddito da locazione compreso tra il 5-7% annuo.
Se il discorso verte invece sul mercato delle seconde case, allora non ci si può esimere dal tirare in ballo le due località-regine del turismo balneare sloveno, ovvero Pirano e Portorose.
La prima indubbiamente deve gran parte del suo fascino alla passata dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, che le ha lasciato in dote più di qualche raffinato gioiello in termini scultorei ed architettonici. Qui un appartamento di media metratura già in ottime condizioni può raggiungere i 3.500-4.000€/mq a seconda della posizione rispetto al mare e ai luoghi più ambiti della città vecchia.Portorose è invece meno ricca in termini storico-artistici, ma si è trasformata negli anni in una vera capitale del divertimento e del turismo d’alto bordo, in virtù dei suoi lussuosi alberghi, le infrastrutture all’avanguardia e gli eleganti casinò. Il suo status di “paese dei balocchi” si è ripercosso sull’andamento dei prezzi, che ora sul nuovo sfiora – e in taluni casi supera – i 4.000€ al metro quadro.
Per questi motivi e anche per il fatto che la costa slovena conta solo 43 km, anche gli altri piccoli centri affacciati sul golfo di Pirano, tra cui Isola e Ancarano, sono molto richiesti per le case di villeggiatura tanto dai facoltosi locali, quanto da investitori stranieri. Rispetto ai due esempi di cui sopra però qui le quotazioni di mercato rientrano di norma in un range compreso tra i 2.800-3.500€ al metro quadro, anche se un recente intervento in posizione panoramica lungo il litorale di Ancarano registrava quotazioni fino a €6.000/mq (!)

Possono gli stranieri acquistare beni immobili nella Repubblica di Slovenia?
, il mercato immobiliare sloveno è stato totalmente liberalizzato per i cittadini di stati membri dell’UE dal febbraio 2004. Nel caso di cittadini extracomunitari deve essere verificato il sussistere del principio della reciprocità. Solo nel caso di acquisto di terreni agricoli da parte di cittadini stranieri, la procedura cambia.

Imposte & costi correlati alla compravendita
Richiesta di un codice fiscale sloveno e del codice EMŠO per la previdenza sociale: circa 20€ [tempi di rilascio: 3 giorni]- Spese notarili e per la trascrizione del passaggio di proprietà: circa 300€ + 50€ per la traduzione giurata del contratto- Se si acquista da costruttore o da società un immobile ad uso residenziale si versa l’aliquota ridotta dell’8,5% di DDV (l’IVA slovena), di solito già compresa nel prezzo con cui l’immobile è stato messo sul mercato. Nel caso di immobili di destinazione diversa da quella residenziale, tra cui i terreni, l’aliquota ammonta al 20%.- Se si acquista da privato invece l’imposta di registro del 2% è a carico del venditore

Tassazione sugli immobili & utenze
- Tassa sulla proprietà di fabbricati ad uso residenziale: aliquota compresa tra lo 0,10% e l’1% del valore dell’immobile in base a delle stime governative che variano a seconda della zona. Gli edifici di nuova costruzione godono di esenzione decennale; ne sono altresì esenti anche i fabbricati con superficie inferiore a 150mq ed i fabbricati rurali.- Costo per il consumo di energia elettrica per KWh = 0,1€- Costo per consumo idrico al m3 = 1€- Nel caso si decida di rivendere un immobile compravenduto, l’aliquota d’imposta sulla plusvalenza (capital gain) in base alla legislazione attualmente vigente in materia (che potrebbe però essere soggetta a modifiche in tempi brevi) è pari al 15% sull’utile se l’immobile è stato acquistato nei 5 anni precedenti, 10% se viene alienato entro i primi 10 anni, 5% entro i 15 anni, 0% dopo vent’anni dall’acquisto.


[ fonte:
www.investirenelmondo.com Articolo di Alessandro Alessio ]

mercoledì 15 aprile 2009

Investimenti immobiliari verso l’ internazionalizzazione. Artigiani toscani delle costruzioni ed architetti russi

Il Ministero per lo sviluppo economico ha dato il proprio sostegno alle iniziative degli immobiliaristi italiani per la promozione degli investimenti immobiliari in Italia da parte degli investitori dell’ Est Europa.
Un’ area che si è rivelata una vera e propria scoperta per quanti lavorano in quest’ ambito per l’ apprezzamento dei manufatti italiani e dei prodotti dell’ indotto di settore: dalle ceramiche all’ oggettistica, dagli infissi ai serramenti, ai materiali innovativi utilizzati nell’ edilizia italiana.Gli artigiani toscani hanno puntato al cuore dell’ Est Europeo con il recente debutto a Mosca della società Arcarussia.ru, la prima business community che mette insieme l’ eccellenza della produzione manifatturiera italiana e la creatività degli architetti russi nei settori del building construction e interior design.
Il progetto, realizzato da ARCA Architecture Accounting e WAYIN, The Communities Network Maker, grazie a un finanziamento dalla Camera di Commercio di Firenze, rappresenta una moderna ed efficace alternativa per favorire l’ internazionalizzazione delle PMI e l’ identificazione di concrete opportunità per lo sviluppo del business.
Nell’ imponente cornice del Forum Hall di Mosca si è svolto l’evento Italian Wunderkammer per presentare www.arcarussia.ru, la prima business community finalizzata a sviluppare contatti commerciali tra architetti russi e una selezione di eccellenti aziende italiane appartenenti al settore dell’interior design e building construction.
600 architetti russi, le principali Istituzioni italiane a Mosca (ICE, Camera di Commercio Italo Russa, Toscana Promozione, Promofirenze, l’ Ambasciata d’ Italia) e una selezione di 20 aziende italiane e toscane in particolare hanno assistito al suo battesimo.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra ARCA - Architecture Accounting, società da anni presente sul mercato russo che offre servizi di rappresentanza commerciale e consulenza tecnica sui progetti, CNA Firenze, la Confederazione degli artigiani e delle PMI e di WAYIN, Community Network Maker, multimedia company da oltre 20 anni al servizio delle imprese nel processo di costruzione della marca e dell’ internazionalizzazione delle attività.
Il progetto nasce dall’ analisi di due diverse esigenze: da un lato, le necessità degli architetti, alla continua ricerca di visibilità e prodotti e soluzioni di qualità, originalità ed esclusività; dall’ altro quelle delle aziende italiane, anche di piccole dimensioni e con prodotti di nicchia, con grandissima capacità di realizzazione delle idee creative più ricercate per le quali il mercato russo rappresenta una grande opportunità.
Il progetto, già testato grazie all’ iniziativa Cuore Toscano di CNA, ha dimostrato la sua validità: 5 milioni di euro di preventivi e 1.5 milioni di euro di ordini chiusi solo nel mese di gennaio. Gli obiettivi del progetto ARCARUSSIA sono ambiziosi: raggiungere entro fine anno 200 architetti associati e 300 aziende tra industria e realtà artigianali. Questo significa un’ offerta di circa 10.000 prodotti, espressione dell’ eccellenza manifatturiera del nostro paese.
L’ evento Italian Wunderkammer, che si è svolto il 26 marzo a Mosca, ha anche ospitato un’ esposizione delle creazioni di altissima qualità manifatturiera di piccole aziende artigiane, esempi di tradizioni centenarie e sapienti abilità, e di grandi aziende come Richard Ginori, tra le più antiche in Italia, che per l’ occasione ha esposto l’ ultimo esemplare disponibile per la vendita di un pezzo storico e unico della sua collezione: la famosa Giardiniera, realizzata ancora oggi con stampi originali del ‘700. L’ ambiente espositivo è stato interamente arredato e realizzato da UNOPIÙ, leader mondiale in arredamento da esterni.




[ fonte: www.mondocasablog.com ]

venerdì 10 aprile 2009

Buona Pasqua a tutti!




Che questa Pasqua
non sia solo sorpresa,
ma rappresenti anche:
pace, serenità, armonia
e amore.

Investire nel mattone è più sicuro e redditizio

Tra i vari tipi di investimento, l’immobiliare è la forma più sicura e redditizia.
La locazione di un bilocale situato nella zona semicentrale di una grande città rende al netto di spese e tasse tra il 2,3% e il 3%. A questo dato bisogna aggiungere il potenziale guadagno derivante dalla vendita dell’appartamento, il cui valore di norma aumenta nel corso del tempo.

Secondo Alessandro Ghisolfi di Ubh, questo ricavo può arrivare al 5,3% su base annua, al 30% se la vendita ha luogo dopo dieci anni. dal punto di vista dell’acquirente, chi compra un appartamento locato può ottenere uno sconto anche del 20% e un ulteriore risparmio del 10% se paga in contanti.

[ fonte: Affari e Finanza, martedì 6 apr 09 ]

mercoledì 8 aprile 2009

Aiutiamo l'Abruzzo

Aperta la raccolta fondi. Potete donare nei seguenti modi:


al numero unico 48580 (della protezione civile italiana)
1 euro inviando un sms da cellulare Tim, Vodafone, Wind e 3Italia
oppure 2 euro chiamando da telefono fisso Telecom

inoltre, potete contribuire attraverso il conto corrente
Intestato a: MediafriendsIBAN: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387causale: EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO
per donazioni dall'estero aggiungere il codice BIC: BCITITMM

Grazie a tutti per l'aiuto importante!

martedì 7 aprile 2009

Il mattone trascinerà la ripresa?


La notizia comunicata oggi pomeriggio sulle vendite di nuove case negli Stati Uniti ha dato un benefico scossone ai mercati americani. Ci pare che un dato così positivo ( + 2,8%) sia potenzialmente in grado di diradare molte delle nubi si erano addensate intorno ai mutui sub-prime, in modo da far possibilmente tornare il bello stabile sulle Borse. Infatti, con questo fattore potrebbe cadere l’ipotesi che la crisi dei mutui possa trascinare nel vortice l’intero settore edilizio, a causa delle troppe case che sarebbero state costruite e non si riusciva più a vendere.
La massima prudenza regna comunque ancora nei mercati europei, giustamente. Nonostante l’apparente assestamento sul fronte della liquidazione ( BNP Paribas, la grande scornata della crisi di agosto, ha annunciato la riapertura dei tre fondi sospesi il 9 agosto, lamentando perdite fino al 5%), l’andamento reale del sistema finanziario a stelle e strisce, con 65.00 licenziamenti e oltre 90 società fallite, preoccupa ancora. Anche il salvataggio di Countrywide America, il numero uno del credito immobiliare USA, messo in atto dalla Bank of America, non ha pienamente convinto gli scettici. Lo stesso chairman della compagnia, Angelo Mozillo, ha paventato lo spauracchio della recessione a causa dei problemi sul mercato immobiliare, sopratutto per i settori più deboli della popolazione americana. I prossimi giorni ci diranno se il dato odierno guiderà la riscossa del settore, e con esso, di tutte le Borse.

[ fonti:
http://www.abcfinanze.com e video da TG Realesse ]

venerdì 3 aprile 2009

Sondaggio, dove è più sicuro investire?

Il risultato del sondaggio di Investire nel Mondo, su dove si sentono più sicuri gli italiani per investire, ha dato un sorprendente risultato: la Spagna è infatti il paese più amato dagli italiani.
I risultati confermano la sfiducia sul mercato italiano che è al 4 posto. Al secondo posto troviamo i Caraibi con un 16,7% perchèe si sa, l' italiano cerca sempre un posto al sole.
Sembra però che gli investitori italiani non tengano conto nel del "ritorno" economico che potrebbe essere maggiore in paesi in via di sviluppo, ne dei rischi "tasse", visto il preferito è un paese della comunitàa europea.
Nell'arco dell'ultimo decennio, l'economia spagnola ha fatto registrare le prestazioni migliori in tutta l'area euro, con tassi medi di crescita annua pari al 3,7%, ovverosia quasi il doppio del 2,0% registrato in tutta l'area.
Persino l'andamento di quest'anno, in cui la crescita economica dell'area euro ha allargato la propria base, apparentemente staccandosi dall'economia statunitense, la Spagna resterà presumibilmente una delle economie leader di eurolandia.


Spagna
19.6%

Caraibi
16.7%

Altri
14.7%

Italia
14.7%

Stati Uniti

12.7%

Paesi dell' Est
8.8%

Sud America
7.8%

Asia
4.9%


[ fonte: http://www.investirenelmondo.com ]