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martedì 21 aprile 2009

Prove di ripresa per il settore immobiliare americano

Dopo i dati sorprendenti del mese di febbraio, le indicazioni di marzo sulle vendite di case già esistenti e nuove negli Stati Uniti rappresentano un test sul fatto che una ripresa del settore sia effettivamente in corso.
Già la scorsa settimana, l’indicatore di fiducia del settore immobiliare NAHB (National Association of Home Builders), un sondaggio che misura le vendite di case, le aspettative di vendita e “l’affollamento” di potenziali acquirenti, ha registrato un inatteso aumento nel mese di aprile (a 14 da 9), al livello più alto da ottobre 2008.
Come sostenuto in altre occasioni, un ulteriore aumento delle vendite di case, o almeno una loro stabilizzazione, sarebbe un ulteriore segnale positivo per l’economia americana e quindi per l’economia mondiale, con implicazione favorevoli anche per i mercati finanziari.
Viceversa una nuova significativa caduta delle vendite alimenterebbe l’idea che i primi segnali favorevoli d’inizio 2009 non sono stati l’avvio di una decisa ripresa del settore immobiliare americano.

martedì 7 aprile 2009

Il mattone trascinerà la ripresa?


La notizia comunicata oggi pomeriggio sulle vendite di nuove case negli Stati Uniti ha dato un benefico scossone ai mercati americani. Ci pare che un dato così positivo ( + 2,8%) sia potenzialmente in grado di diradare molte delle nubi si erano addensate intorno ai mutui sub-prime, in modo da far possibilmente tornare il bello stabile sulle Borse. Infatti, con questo fattore potrebbe cadere l’ipotesi che la crisi dei mutui possa trascinare nel vortice l’intero settore edilizio, a causa delle troppe case che sarebbero state costruite e non si riusciva più a vendere.
La massima prudenza regna comunque ancora nei mercati europei, giustamente. Nonostante l’apparente assestamento sul fronte della liquidazione ( BNP Paribas, la grande scornata della crisi di agosto, ha annunciato la riapertura dei tre fondi sospesi il 9 agosto, lamentando perdite fino al 5%), l’andamento reale del sistema finanziario a stelle e strisce, con 65.00 licenziamenti e oltre 90 società fallite, preoccupa ancora. Anche il salvataggio di Countrywide America, il numero uno del credito immobiliare USA, messo in atto dalla Bank of America, non ha pienamente convinto gli scettici. Lo stesso chairman della compagnia, Angelo Mozillo, ha paventato lo spauracchio della recessione a causa dei problemi sul mercato immobiliare, sopratutto per i settori più deboli della popolazione americana. I prossimi giorni ci diranno se il dato odierno guiderà la riscossa del settore, e con esso, di tutte le Borse.

[ fonti:
http://www.abcfinanze.com e video da TG Realesse ]